Ancora una aggressione verbale con espressioni spregevoli ai danni di una giornalista che stava semplicemente svolgendo il proprio lavoro. È accaduto a Ferrara, con l’aggravante che le offese sono arrivate dal vicesindaco della città.

Associazione della stampa Emilia-Romagna, Associazione stampa Ferrara, Ordine regionale dei giornalisti e Unione dei pensionati giornalisti dell’Emilia-Romagna, nell’esprimere la massima vicinanza e la piena solidarietà alla collega aggredita verbalmente dal vicesindaco di Ferrara, Nicola “Naomo” Lodi (nella foto) che ha pure intimidito i testimoni invitandoli a non parlare con la giornalista, evidenziano la ingiustificabile gravità dell’episodio che non può passare sotto silenzio anche se in seguito Lodi ha telefonato alla giornalista per scusarsi.

Aser, AsFe, Odg e Ungp non si stancheranno mai di ribadire che i giornalisti svolgono l’attività costituzionalmente garantita di informare i cittadini, ma sono anche costretti a rilevare negli ultimi tempi ripetuti tentativi di imbavagliare la stampa da parte di chi gestisce il potere politico che, più di chiunque altro, dovrebbe invece difendere i principi fondamentali della Costituzione.

 

In merito al grave episodio cui è stata vittima una collega, Il Comitato di Redazione della Nuova Ferrara ha diramato il seguente comunicato:

Una giornalista della “Nuova Ferrara”  è stata  aggredita verbalmente e pubblicamente insultata, ieri mattina, dal vicesindaco di Ferrara, Nicola “Naomo” Lodi, noto esponente della Lega estense. La redattrice stava regolarmente svolgendo il suo lavoro dopo aver raggiunto il luogo in cui era avvenuto un fatto di cronaca, dove è stata apostrofata con espressioni spregevoli: “comunista di merda” e “vai a cagare”. A pronunciare quelle inaccettabili offese è stato il vicesindaco di Ferrara, che ha anche intimidito i testimoni invitandoli a non interloquire con la giornalista che stava raccogliendo informazioni per scrivere un articolo. Si tratta di un comportamento inaccettabile di per sé, da valutare ancora più grave per il ruolo istituzionale rivestito da Nicola “Naomo” Lodi. Il quale ieri ha rivolto le proprie scuse alla cronista, che le ha accettate auspicando una sincera presa di coscienza del vicesindaco rispetto al disvalore rappresentato dalla sua condotta personale e istituzionale.

Il Comitato di redazione della “Nuova Ferrara” nell’esprimere illimitata solidarietà e vicinanza alla collega ritiene gravissimo il comportamento del vicesindaco, che ha attaccato un operatore dell’informazione nello svolgimento delle sue funzioni  ledendo un diritto tutelato dalla Costituzione. Le frasi vergognose rivolte alla giornalista non sono degne di una persona che riveste un incarico istituzionale che dovrebbe essere improntato alla  correttezza e alla trasparenza, nel rispetto dovuto ai cittadini. Quelle offese sono state proferite con tono estremamente maleducato e censorio mentre la categoria dei giornalisti viene colpita, nel nostro Paese, con “leggi bavaglio” che puntano a restringere i limiti del diritto di informazione, a censurare la libera diffusione delle notizie e ad intimidire i cronisti con leggi che prevedono il carcere e risarcimenti insostenibili per il reato di diffamazione. La collega sta ricevendo in queste ore molti messaggi di solidarietà, a cui si sono uniti l’Associazione Stampa Ferrara, l’Associazione Stampa Emilia Romagna e l’Unione Nazionale Giornalisti Pensionati.