Il 7 dicembre 1895 nasceva in piazza Municipale a Ferrara, nelle stanze dell’hotel Cavalletto, all’angolo sotto la Torre della vittoria, il Circolo giornalistico ferrarese. 130 anni dopo, come Associazione Stampa Ferrara, aderente al sindacato Aser, per celebrare questo lunghissimo passato da ricordare, abbiamo promosso in questi mesi eventi, seminari, incontri e mostre. E domenica 7 dicembre 2025, nell’anniversario della nascita di quella che è stata una delle prime associazioni di giornalisti in Italia, torneremo a riunirci proprio in quella piazza Municipale da cui tutto è iniziato: dalle 17 alle 18 daremo vita – nell’area tra lo scalone del municipio e l’ingresso della Sala Estense – a un presidio di giornaliste e giornalisti ferraresi, per ricordare a tutti i cittadini che senza una stampa libera la vita democratica, anche quella di una piccola città come Ferrara, sarà sempre più a rischio.

Saremo in piazza per difendere la libertà di stampa in pericolo per i troppi condizionamenti, dai più lievi a quelli più gravi. Tutti insieme per denunciare i tanti e troppi tagli nelle redazioni e i pochi investimenti degli editori nel settore dei media.

Vogliamo ricordare che il numero di giornaliste e giornalisti minacciati in Italia in un solo anno è aumentato dell’80% e vogliamo soprattutto dire che sono ormai troppi gli ostacoli che non ci consentono di fare ciò che sappiamo fare meglio: offrire alla comunità un’informazione di qualità, a misura di cittadino, non condizionata da ricatti e interessi economici con cui dobbiamo fare i conti nel lavoro quotidiano.

Per questi motivi e tanto altro, la settimana scorsa, per la prima volta dopo 15 anni, giornaliste e giornalisti in tutta Italia hanno scioperato per il rinnovo del contratto, scaduto ormai da un decennio. Non una battaglia corporativa, ma un atto di resistenza per un’informazione libera. Un nuovo contratto per dare un futuro a questa nostra professione, a migliaia di giovani giornalisti oggi manovali intellettuali a basso costo. Saremo in piazza per ricordare le nostre radici e la nostra storia, ma soprattutto per tutelare tutti i cittadini, per garantire il loro diritto a essere informati. Sempre bene e sempre meglio.

Tutta la cittadinanza è invitata a unirsi a noi.